Storia e curiosità di Tricarico

Storia e curiosità di Tricarico

E’ nota come città arabo-normanna e possiede uno dei centri storici medioevali più importanti e meglio conservati della Basilicata.

Non si conosce la data della sua fondazione, ma le prime notizie documentate della sua esistenza, risalgono all’epoca dei longobardi, con la presenza di una cittadella fortificata attestata nell’849.

Fu in seguito, tra il IX ed il X secolo, roccaforte araba e successivamente città fortificata bizantina.

In seguito fu contea della famiglia normanna dei Sanseverino. Dal X secolo è sede dell’omonima diocesi.

Nel XV secolo vide la presenza di una consistente comunità ebraica e, nel XVI secolo di una comunità albanese.

Tricarico ha dato i natali a Rocco Scotellaro, scrittore, poeta e politico italiano.

 Di umile origine, socialista, fu sindaco di Tricarico dal 1946 al 1950, quando fu arrestato sotto l’infondata accusa di irregolarità amministrative; in seguito, grazie all’intervento di C. Levi, ottenne un impiego presso l’Istituto agrario di Portici. Trasse dalla sensibilità ai problemi sociali della sua terra motivi per alcune opere comparse postume e una serie di poesie

Rocco Scotellaro nacque a Tricarico il 19 aprile del 1923. In una regione di contadini in cui il tasso di analfabetismo era altissimo, ebbe la fortuna di appartenere ad una famiglia di artigiani scolarizzati: il papà Vincenzo era un calzolaio, mentre la mamma Francesca era, oltre che sarta, la scrivana del paese. Ebbe quindi la possibilità di studiare e di maturare interessi sia per la letteratura sia per la politica. Amava parlare e discorrere con la gente del suo paese, quel “mondo contadino” che poi ha riversato nelle poesie.

Tricarico ospitò anche Ann Cornelisen, nata nel1926 e a Cleveland, negli Stati Uniti si trasferì in Italia per operare con l’Associazione “Save the children Found”. E sarà proprio grazie a questa che partirà per la Basilicata e conoscerà, nel profondo, Tricarico e la sua gente.

Lo scopo dell’associazione, infatti, è quello di aprire degli asili per bambini, per cominciare a dare loro una piccola forma d’istruzione e avvicinarli all’idea della socialità. Ed Ann ci riuscirà: nel 1959 a Tricarico aprì un asilo, riuscendo in un’impresa davvero ardua.

Ma il lavoro della Cornelisen non si fermò solo all’infanzia: esattamente come Carlo Levi fece con Matera, Ann accenderà un enorme riflettore sul popolo tricaricese. Ne racconterà gli usi e i costumi, le abitudini e le tradizioni, spaziando tra uomini e donne.

Il suo sguardo, rivolto verso la vita paesana, la porterà a mettere nero su bianco ogni suo pensiero e così nascerà il libro “Torregreca. Un piccolo mondo nell’Italia meridionale”. 

Oggi Tricarico è una città d’arte che conserva un consistente patrimonio artistico e storico-architettonico ed è sede di uffici e servizi comprensoriali.