Cosa vedere a Policoro

Cosa vedere a Policoro

Il Parco Archeologico Siris – Herakleia

Nel Parco Archeologico Siris – Herakleia si può visitare l’acropoli, caratterizzata da un impianto urbano ortogonali. Sono visibili resti di botteghe artigianali per lo più destinate alla produzione di ceramiche e statuette votive, così come quartieri abitativi caratterizzati da edifici con mosaici sui pavimenti.

Nell’area sacra che si trova lungo la vallata sottostante la collina sono ben conservate le testimonianze dei culti di Dioniso e Demetra. Le fondamenta di un tempio e di ambienti dedicati a Dioniso e un santuario dedicato a Demetra vicino le sorgenti d’acqua, che si sviluppa sue due terrazze, dove probabilmente si svolgevano culti legati alla fertilità.

Nell’area archeologica sono state riportate alle luce le famose Tavole di Heraclea, uno dei maggiori documenti per la conoscenza della Magna Grecia.

I reperti più importanti rinvenuti a Heraclea sono conservati nel vicino Museo Nazionale della Siritide

 

Museo Archeologico Nazionale della Siritide

l museo archeologico nazionale della Siritide custodisce il patrimonio archeologico del territorio che gravita intorno alle valli dei fiumi Agri e Sinni.

Il percorso espositivo propone un quadro storico-archeologico del territorio, dalla preistoria fino ai Lucani.

Il museo raccoglie e presenta i rinvenimenti più significativi relativi alle città greche di Siris, Herakleia e dei centri indigeni dell’entroterra. I reperti più antichi sono riferibili alla citta di Siris, si tratta di reperti databili a partire dal VII sec. a.C., corredi funerari, statuette votive e ceramiche figurate tra le più antiche realizzate in Magna Grecia.

I reperti riferibili ad Heraclea sono del VI sec. a.C.; vi sono statuette e matrici, rinvenute prevedibilmente nel quartiere artigianale, e naturalmente statuette votive rinvenute nei santuari. Vi sono inoltre corredi funerari caratterizzati dalla presenza di gioielli di pregevole fattura e vasi a figure rosse tra i quali spiccano quelli della Tomba del Pittore di Policoro

Il Castello di Policoro (Palazzo Baronale o Palazzo Berlingieri)

Nato nell’anno 1000 come casale fortificato si è modificato ed ampliato successivamente.

Diventò monastero  con i monaci Basiliani e poi fu acquistato nel 1893 con l’intero latifondo dal Barone Berlingieri di Crotone.

Negli anni 50, l’intervento della riforma agraria espropriò i terreni del barone Berlingieri, suddividendo la proprietà e affidandola alle famiglie provenienti da ogni parte della Basilicata, ma anche delle regioni limitrofe di Puglia e Calabria.

Dopo un lungo periodo di abbandono, il Castello è ritornato agli antichi splendori attraverso un accurato intervento di restauro ed è oggi una delle attrazioni principali di Policoro per la bellezza architettonica e per la posizione rialzata che permette di spaziare con lo sguardo fino al mare. E’ visitabile, così come il suo cortile interno, popolato di bar e ristorantini.

 

Oasi del Bosco Pantano di Policoro

E’ un’oasi WWF immersa nel verde che rappresenta l’unico presidio fisso per la tutela e la conservazione della biodiversità nell’ultimo lembo di foresta planiziale dell’Italia meridionale. Le peculiarità dell’area sono l’elevato numero di specie presenti, la centralità per le migrazioni e soprattutto le attività di conservazione delle tartarughe marine. I visitatori potranno partecipare a tante esperienze e vivere così la realtà di una vacanza a stretto contatto con la natura

Spiaggia di Policoro

A pochi km dal centro abitato c’è il bellissimo lido di Policoro, con spiaggia sabbiosa dai fondali bassi, macchia mediterranea e acqua limpida. Troverete diversi lidi attrezzati, ma anche ampi tratti di litorale libero. Le serate d’estate sono piacevoli tra musica e profumo di pesce!