Cosa vedere a Craco

Cosa vedere a Craco

Arrivati a Craco vi sembrerà di essere in un altro mondo. Passeggiando fra le case abbandonate proverete tante emozioni contrastanti. Alcune abitazioni sono completamente crollate e oggi sono solo un cumulo di macerie, altre invece sono ancora perfettamente integre. Vi sorprenderete nel vedere la Torre Normanna ancora in piedi e rimarrete a bocca aperta davanti alla chiesa. Camminate in silenzio, rispettando questi luoghi e godendovi l’atmosfera.

Numerosi turisti salgono a Craco per vedere le rovine del paese fantasma e per avventurarsi tra i vicoli e i dintorni. Sembra  di essere in un altro mondo Alcune abitazioni sono completamente crollate e oggi sono solo un cumulo di macerie, altre invece sono ancora perfettamente integre

Antica Torre Normanna

Sorge su uno sperone di marna calcificata dal tempo. L’antica torre normanna che per i Crachesi è il “castello”, è stata scalfita solamente da un fulmine, ma è rimasta  intatta nonostante le frane e gli smottamenti del terreno. E’ alta 20 metri e domina incontrastata su tutta la valle. Solitaria e imperturbabile ne caratterizza lo sky line.

Craco è ricco di edifici nobiliari, uno più bello dell’altro Nel XV secolo, la città si espanse intorno ai quattro palazzi:

Palazzo Maronna

si trova vicino al torrione, sul fianco orientale dell’abitato, con ingresso monumentale in mattoni e con grande balcone terrazzato. E’ un edificio del XVII secolo concepito con più ingressi al piano terreno e un unico piano nobile superiore, con copertura a vela per ogni vano. Gli interni sono bui e male illuminati, poiché oggi l’impianto originario denota la costruzione di varie tramezzature in tufo per l’utilizzo a caserma.

Palazzo Grossi,

vicino alla chiesa madre, ha un alto portale architravato, privo di cornici. I piani superiori sono coperti da volte a vela e decorati con motivi floreali o paesaggistici racchiusi entro medaglioni. Parte delle finestre e dei balconi conservano ringhiere in ferro battuto. Le intemperie hanno segnato questo edificio, che un tempo era davvero meraviglioso. Il suo fascino è ancora visibile negli stucchi e nelle decorazioni che si trovano all’interno. Questo palazzo è un capolavoro dell’architettura civile e può essere giustamente definito uno dei più maestosi del paese.

Palazzo Carbone.

Apparteneva alla famiglia Rigirone e si trova nella parte più settentrionale dell’abitato medievale di Craco. Ha un ingresso monumentale che risale alla fine del 400, scolpito con riquadri a bauletto campiti a punta di diamante. Attraversandolo si accedeva a un sottano che un tempo fungeva da stalla e tramite due rampe costruite in seguito, si giungeva ai piani nobili e ad un loggiato con doppio fornice, che conserva ancora le basi di una vecchia balaustra. E’ ricordato anche nelle vicende storiche della Basilicata di fine Settecento

Palazzo Simonetti.

noto anche come Palazzo Cammarota,  dal semplice ingresso a sesto ribassato, immette in un salone dal quale si dipartono camere affrescate databili alla fine del XIX secolo. Singolari sono i medaglioni dipinti che raffigurano città di mare, probabilmente campane, come l’artista che le eseguì. L’edificio si affaccia su due versanti del paese per il controllo del passaggio che conduceva verso la Chiesa Madre, in alto e verso la base rocciosa del paese, dove ancora si nota una viabilità interna caratterizzata da stretti passaggi, scale e salite ripide realizzate con ciottoli di fiume. Ci si può affacciare dalle  finestre e le viste su tutto il paesaggio circostante sono veramente impressionanti.

La Chiesa madre di San Nicola

La chiesa madre di San Nicola è uno dei simboli di Craco. La prima cosa che vedrete sarà il maestoso campanile, coperto da una cupola e sormontato da centinaia di maioliche. L’edificio ha un ingresso monumentale e la facciata mostra l’antico rosone, databile XVII secolo. L’impianto più moderno risale alla metà del XVIII secolo, periodo in cui costruirono le cappelle laterali. La maggior parte degli affreschi e degli altari residui sono stati realizzati da maestri locali influenzati da scuole napoletane, per l’intervento degli arcipreti Molfese e Giannone. Il maestoso campanile, è realizzato su tre ordini e coperto da una cupola estradossata ricoperta di maioliche e da un campanile a vela.

Chiesa della Madonna della Stella

Realizzata nella prima metà del XVIII secolo, la chiesa della Madonna della Stella presenta uno splendido portone in legno. All’interno si può ammirare l’altare maggiore realizzato in marmo, la navata ed il presbiterio divisi da un cancello in ferro. ll suo fascino è ancora senza tempo

Il convento di San Pietro Principe degli Apostoli

Il convento e la chiesa di San Pietro Principe degli Apostoli rappresentano l’animo religioso di Craco. Realizzati fuori dalle mura della città nel 1630, non hanno resistito al trascorrere del tempo, tanto che oggi è rimasta solamente l’abside

Il Monastero di San Pietro dei Frati Minori,

sorto intorno al 1620, si trova alle porte della città fantasma di Craco. Poco è rimasto della chiesa di San Pietro e del cappellone costruito intorno al 1777 su iniziativa di alcune famiglie nobili. Purtroppo nel 1933, a causa di un incendio e della frana, il cappellone rovinò del tutto e rimase in piedi solo la zona absidale. L’abside è l’unico elemento restante del Convento di San Pietro Principe degli Apostoli costruito nel 1630.

Un poderoso lavoro di recupero avvenuto tra il 1998 e il 2015, ha reso accessibili gran parte degli ambienti del Convento. Oggi ospita Il MEC, museo emozionale di Craco, che rappresenta la porta d’accesso al borgo fantasma di Craco. E’ un bel modo per iniziare a conoscere Craco e la sua storia nei secoli, attraverso proiezioni, un archivio digitale storico, cinematografico e della memoria.