Cosa vedere a Cisternino

Cosa vedere a Cisternino

Centro storico

E’ un bell’esempio di architettura spontanea fatto di vicoli e scorci suggestivi, e impreziosito ancor più da numerosi esempi di architettura civile: tra tutti, sono da menzionare il Palazzo del Governatore, il Palazzo Vescovile, Palazzo Amati, Palazzo Lagravinese e Torre Capece.

Torre Civica Normanno Sveva

alta 17 metri, risalente all’epoca medioevale e realizzata in stile normanno; questa torre costituiva l’ingresso principale della città. In alto, sulla sommità, vi è una piccola statua di San Nicola. È stata sottoposta nei secoli a vari riadattamenti, l’ultimo dei quali nel 1995. Fra la torre e la Chiesa Madre c’era un tempo un edificio, all’interno del quale era ritagliata Porta Grande, il più importante accesso al centro storico. L’edificio non esiste più, la porta sopravvive.

Chiesa Madre di San Nicola

edificata sopra una chiesa paleocristiana, è stata fondata nel XIV secolo ad opera dei monaci Basiliani e conserva due capolavori di Stefano di Putignano create nel periodo rinascimentale: il Tabernacolo e la Madonna del Cardellino, realizzate in pietra viva. Nei sotterranei si trovano ancora i resti della chiesetta che fu costruita da monaci arrivati dall’Oriente ma a stuzzicare la curiosità del visitatore sono anche i misteri relativi ai Cavalieri Templari, particolarmente legati a Cisternino. All’interno della chiesa è presente un organo a canne Inzoli del 1908, recentemente restaurato.

Musei

Nell’aprile 2011 è stato istituito il Museo Del Clima in Caranna, divenuta sede di quest’unico genere di museo. Il museo è stato “creato” dal presidente della Meteo Valle d’Itria Giuseppe Bari.

Sempre recentemente sono stati aperti gli scavi sotto la Chiesa Madre, in cui sono presenti i resti dell’antica Chiesa cistranese, tombe, scritture e rappresentazioni popolari.

Ribattezzato MAAAC – Museo Area Archeologica e Arte Contemporanea, il museo offre diverse mostre e rassegne annuali di arte contemporanea nazionale e internazionale lungo il percorso degli scavi archeologici.

La Casbah

Cisternino è conosciuta come la Casbah della Valle d’Itria. Il borgo è tenuto davvero bene, con tanti bellissimi negozietti caratteristici, e soprattutto con ottime bracerie dove deliziarsi con carne alla brace e prodotti del territorio, come ad esempio le famose bombette di Cisternino.

Santuario della Madonna d’Ibernia (Madonna de Bernis):

 a 3 km dal centro abitato, questo santuario è legato ad una leggenda; sarebbe stata proprio la Vergine, infatti, con una apparizione, ad indicare il luogo esatto dove sarebbe sorto il santuario a lei dedicato. Il terreno attorno è ricco di ceramiche e reperti risalenti ad epoca romana e medievale. Fu ritrovato anche un capitello bizantino ed alcune tombe e questo fa supporre che il santuario sorga sulle rovine di un centro abitato, ruotante attorno ad una chiesa paleocristiana.

Antiche Masserie

nell’agro di Cisternino sono presenti diverse abitazioni rurali che rappresentano la tipica masseria pugliese da campo tra le quali Masseria Montereale, Villa Cenci, Masseria Devitofranceschi, Masseria Costa e Masseria Montanaro.

Il bosco Monti Comunali

nel territorio comunale vi sono circa 400 ettari di bosco di cui 42 di proprietà comunale, posti da 250 a 350 m s.l.m. I boschi comunali sono la formazione vegetale più consistente della provincia. Attualmente sono in corso lavori di miglioramento con sostituzione del pino d’aleppo e del cipresso, con latifoglie autoctone (fragno, rovella, leccio ecc.) che si armonizzano meglio con le essenze presenti, quali carrubo, bagolaro, carpinella, orniello, acero campestre, ecc.

La ciclovia dell’acqua

La ciclovia dell’acqua è il secondo percorso ciclabile su acquedotto d’Europa, in particolare è il tratto di acquedotto Pugliese (AQP) realizzato dalla Regione Puglia e AQP Spa, lungo la strada di servizio del canale principale dell’acquedotto tra Locorotondo (BA), attraversando i territori di Cisternino (BR), Ostuni (BR), fino al territorio di Ceglie Messapica (BR), nei pressi della Pineta Ulmo.

È stato recentemente ristrutturato migliorandone la pavimentazione (realizzato in pietrisco pressato), dotato di protezioni, aree di sosta e punti di accesso per un totale di circa 10 km di ciclovia perfettamente percorribile anche con biciclette stradali.

L’itinerario si snoda nella macchia mediterranea, fuori dal traffico, costeggiando masserie, case rurali, trulli e agglomerati cittadini (contrade e frazioni) apprezzando la bellezza della Valle d’Itria lontani dalla frenesia moderna.

I Giardini di Pomona

In valle d’Itria, all’incrocio fra i borghi bianchi di calce di Cisternino e Locorotondo e a poca distanza dall’azzurro mare Adriatico, trova dimora Pomona, la Signora dei giardini e dei frutteti. Alla dea latina è dedicato il Conservatorio botanico I giardini di Pomona dove la biodiversità gemma nelle mille e più – letteralmente – varietà di piante da frutto antiche provenienti da tutto il mondo e molte delle quali salvate dall’estinzione. I dieci ettari del Conservatorio, condotti con metodo biologico, abbinano la conservazione della natura all’accoglienza turistica a basso impatto, in un contesto paesaggistico di grande fascino.