Scopri la Cattedrale di Matera

Scopri la Cattedrale di Matera

La cattedrale fu costruita a partire dal 1230 nella CIVITA, il punto più alto visibile della città dove sorse il primo nucleo abitato dei Sassi, sull’area di un monastero benedettino dedicato a Sant’Eustachio, in stile romanico pugliese. Si pensò di edificarla su un terrapieno artificiale per innalzare ulteriormente la sua posizione ( rimane infatti visibile da tutti i punti della antica città e dalle campagne circostanti).

 Fu completata nel 1270.

Si pensa che la sua perfetta posizione verso ovest sia opera dei calcoli dell’astronomo Alano da Matera.

La facciata principale è rivolta verso la vallata del Sasso Barisano e presenta, sulla porta maggiore circondata da delicate decorazioni floreali, la statua della Madonna della Bruna, santa protettrice della città.

La facciata laterale della chiesa ha due porte monumentali: la prima è la “Porta di Piazza” che presenta  un bassorilievo che raffigura il profeta Abramo, scelto da Dio per portare avanti la fede, e padre delle tre religioni  monoteistiche Cristianesimo, Islamismo ed Ebraismo. Suggerisce un’idea di fratellanza tra esse, messaggio probabilmente rivolto alle comunità appartenenti alle tre religioni presenti in città tra il XIII e il XIV secolo

La porta successiva è la “Porta dei Leoni” denominata così per le  statue di  due leoni accovacciati che la adornano, simbolicamente a guardia della fede

Dal 2003  è stata interessata da importanti lavori di restauro, è rimasta chiusa per un po’ di tempo ed è  è stata riaperta al culto il 5 marzo 2016 dal cardinale Piero Parolin, segretario dello Stato Vaticano, che per l’occasione ha aperto la Porta Santa.

L’ esterno conserva quasi intatta la sua forma originaria. La facciata è dominata da un rosone a sedici raggi, sormontato dall’arcangelo Michele che schiaccia il drago.

Sul lato posteriore sinistro vi è il campanile, coevo alla chiesa, alto 52 metri ed a quattro piani

Entrando nella Cattedrale di Matera appare evidente il contrasto con lo stile esterno. Nulla è rimasto allo stato originario, eccetto pochi importanti affreschi ed i bei capitelli medioevali figurati delle 10 colonne, molto lavorati e l’uno differente dall’altro; il resto è stato completamente alterato nel corso dei secoli. Nel seicento sono stati aggiunti ovunque stucchi e decorazioni e  nel 18esimo sec. sono stati ulteriormente ricoperti da una patina dorata.

Assolutamente da vedere il presepe posto nella cappella detta “ di San Nicola al cimitero”, scolpito in pietra calcarea dipinta nel 1534 da Altobello Persio e Sannazzaro da Alessano.

E’ un’opera molto cara ai materni per gli elementi contenuti propri della città: il castello sulla sommità ricorda il castello Tramontano; mentre i pastori con gli animali realizzati in modo perfettamente realistico riportano alla forte vocazione agro pastorale della città nel 1500.

Durante i lavori di rifacimento del pavimento della cappella del Presepe  è stato effettuato un importantissimo ritrovamento. Dagli scavi sono emerse due cappelle riccamente affrescate che probabilmente prima della costruzione della Cattedrale facevano parte del cimitero del monastero benedettino di Sant’Eustachio. Con molta probabilità nei dipinti sono raffigurati la Madonna della Bruna, patrona di Matera, i due Santi Medici Cosma e Damiano e San Nicola.

Il nome “Bruna” secondo alcuni è un riferimento al colorito scuro del volto della Madonna, ma più probabilmente deriva dal vocabolo altomedioevale longobardo “brunja” cioè “corazza” “difesa”, chiaramente riferito alla protezione esercitata dalla Patrona sulla città. E’ Particolarmente venerato dai Materani , che il 2 luglio festeggiano la loro patrona con una festa particolare e spettacolare: La festa della Bruna

Il Campanile della Cattedrale è diventato il simbolo che caratterizza lo skyline della città di Matera, unico e riconoscibile da  tutto il mondo!

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