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La città di Oria è situata su un cordone collinare di antiche dune costiere e si trova a metà strada tra Brindisi e Taranto, nella parte più a nord del Salento.

Secondo le indicazioni dello storico Erodoto la città venne fondata quando un gruppo di cretesi sarebbe stato sbattuto da una tempesta sulle coste ioniche e, sbarcato su queste terre, avrebbe fondato Hyria, intorno al 1400 a.C che presto diventò la capitale politica della Messapia.

Da allora molti popoli si sono avvicendati, lasciando importanti testimonianze della loro cultura.

Tra il VII e X sec fu fondata la comunità ebraica più importante d’Europa. Ancora oggi è visitabile la Giudecca attraverso la Porta degli Ebrei, quartiere dove un tempo prosperavano filosofia, lettere e scienze. Nella biblioteca comunale è conservata l’antica stele ebraica che riporta un verso poetico i sei versi.

Anche Federico II di Svevia, tra il 1225 e il 1233 scelse Oria dove ampliò  il castello Normanno aggiungendoci le torri cilindriche.  II suo successore Manfredi però non riuscì ad espugnarla perché fu  liberata grazie al sacrificio di Tommaso d’Oria.

Al castello, che è ancora possibile ammirare in tutto il suo splendore e che appare dall’alto come un vascello natante, sono legate due leggende.

La prima narra di una fanciulla, Bianca Guiscardi, che si trafisse il seno e si gettò da una delle torri del castello per sfuggire ai desideri di un nobile che voleva possederla. Si racconta che talvolta fra le mura del Castello  appaia lo spettro di una donna bellissima che tranquillamente si aggira in maniera evanescente, sino a quando qualcuno non la scorga ed in quel momento la visione svanisce ….

L’altra è la famosa leggenda di “Oria fumosa”.

La città, infatti, appare spesso avvolta da una leggera nebbiolina che rende il suo paesaggio quasi fiabesco. Intorno a questo fenomeno naturale, si è sempre sbizzarrita la fantasia popolare, che racconta che fu una madre disperata, alla quale fu strappata la figlia, immolata per bagnare con il suo sangue (così come avevano consigliato gli oracoli) le mura del castello o della città ed evitare così che crollassero, ad imprecare contro il territorio: “Possa tu fumare Oria, come fuma il mio cuore esasperato”, urlò a squarciagola la povera donna.

Una leggenda, unita ad un fenomeno atmosferico legato alla posizione della città, che ha contribuito a rendere famosa questa terra in tutto il Mezzogiorno.

Oggi la città è tra le mete più importanti ed ambite del turismo pugliese per le sue bellezze monumentali e paesaggistiche.  Ogni anno ad agosto si svolge anche  un importante palio medioevale, il Torneo dei Rioni.

Da non perdere: il Parco Montalbano ai piedi del Castello, gli scavi delle mura messapiche e il Palazzo Martini Carissimo che ospita il Museo della documentazione Messapica dove si scoprirà che i primi famosi taralli pugliesi sono stati inventati proprio dagli antichi Messapi ad Oria!

TOUR

Partenza da MATERA ore 9:00 Arrivo ad ORIA ore 10:30

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