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La cura dell’altro, trasmessa di generazione in generazione, è al centro del percorso espositivo di Palazzo De Stefano, un luogo che nel passato ha rappresentato un punto di riferimento per una intera comunità, e che oggi è tornato a rivivere con l’obiettivo di diventare un centro di cultura al servizio del territorio.

L’idea nasce da una giovane lucana, specializzata in arte e valorizzazione museale, che mentre guida i visitatori nei musei di Londra sogna di realizzare nella sua Basilicata il suo museo. Supportata dal papà, braccio destro senza pari, decide di ristrutturare un antico palazzo di famiglia ad Abriola, piccolo borgo sull’Appennino lucano, mettendo in mostra i tesori che questo posto frequentato sin da bambina nasconde.

Durante la visita a Palazzo De Stefano si scopre così la storia di un medico amato e stimato da tutta la comunità di Abriola, che aveva reso la sua casa un po’ studio ambulatoriale, un po’ luogo di ritrovo per chi attendeva il rientro del dottore dall’ospedale di Potenza o dalle case di altri pazienti per essere visitato, un po’ magazzino da cui ciascuno poteva ricevere in prestito qualcosa, un po’ sala per le feste dove le madri lasciavano andare tranquille le giovani figlie, certe dello sguardo vigile del dottore.

Nelle sale del piano interrato – il primo ad essere visitabile oggi, all’interno di un progetto ambizioso che mira a riaprire tutti e tre i livelli del Palazzo – si snoda un percorso fra manufatti della tradizione contadina e istallazioni multimediali, intrecciando la storia familiare con quella della comunità di Abriola e dell’intera Basilicata, dove non può mancare il riferimento ai briganti.

Ad accogliere e guidare il visitatore sono ancora la giovane imprenditrice culturale e il suo papà, anche lui medico, grazie ai quali il racconto di questa storia si arricchisce delle emozioni e delle passioni di chi, da generazioni, si è sempre messo a disposizione degli altri.

Terminata la visita al Palazzo De Stefano si può fare una passeggiata nel Centro storico di Abriola che da secoli venera San Valentino. Una venerazione che arriva da lontano e affonda in una leggenda che risale al 1600. Un uomo, Valentino Romani, era in viaggio verso la Puglia e si fermò, per rifocillarsi, nel villaggio di Abriola. Era un periodo di grande carestia e l’uomo si trovò davanti tanta gente che moriva di fame. Arrivato a destinazione, si impegnò un anello e grazie a questo riuscì a far arrivare in paese carri carichi di grano. Disse ai mercanti che li avrebbe pagati al rientro. Ad Abriola, però, nessuno sapeva chi fosse questo Valentino Romani, fino a che non si recarono in chiesa e riconobbero quell’uomo che li aveva salvati dalla carestia, nel busto del Santo e Martire che era esposto su un altare. Ritennero quel gesto un miracolo. I mercanti consegnarono il grano che sfamò il paese e quando tornarono a casa, trovarono i loro granai ancora più colmi!

Per completare la giornata di relax si può raggiungere la vicina località montana della Sellata fino ad arrivare a Piana del Lago, per una passeggiata immersi nella natura. In inverno è possibile anche sciare grazie alla presenza di impianti attrezzati.

 TOUR

Partenza da MATERA ore 9:00 Arrivo ad Abriola ore 10:30

Orario di rientro da concordare

SU RICHIESTA GUIDA TURISTICA AUTORIZZATA ANCHE IN LINGUA STRANIERA

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