Scopri Murgecchia

Scopri Murgecchia

La Murgecchia (piccola Murgia) è il versante orientale della Gravina. Il vallone del torrente Jesce la separa dalla Murgia Timone

Il paesaggio della Murgecchia è complesso e comprende quattro ambienti caratteristici:

1)habitat rupestre con chiese e grotte

2)  cave lungo il versante della via Appia, che attingono dalla calcarenite i blocchetti di tufo necessari all’edilizia. Alcune cave sono ormai abbandonate e trasformate in monumenti dell’archeologia industriale o in parchi culturali.

3)parte centrale del plateau che ospita le coltivazioni agricole e le piccole masserie. Siamo nel regno della pietra a secco, dei capanni, dei muretti e dei pagliari.

4) ambiente aspro e verticale delle pareti rocciose che scendono sui corsi d’acqua e che disegnano insenature e vallette dove pure sono testimoniate disperate forme di vita agricola.

In questa zona è stato ritrovato nel 1899 dall’archeologo Domenico Ridola il Villaggio Neolitico di Murgecchia. Lo individuò seguendo una larga fascia di erbe più rigoglioso. Riconobbe l’andamento del fossato che delimitava un vasto spazio di forma circolare. Fu proprio durante le ricerche a Murgecchia che Ridola sperimentò il suo metodo di scavo, considerato più sicuro ed economico, e che poi avrebbe adottato anche per le altre trincee

Recentemente altri archeologi si sono avventurati negli scavi di questo antichissimo luogo che hanno portato alla luce, all’interno della trincea minore, numerosi pozzi per la raccolta dell’acqua piovana e qualche tomba lungo i margini interni del fossato. In questo modo è stata evidenziata una fase d’occupazione del villaggio risalente all’età del Ferro, caratterizzata dalla presenza di numerose buche per pali che si confondono con quelle dell’età Neolitica. Nel sito sono state trovati interessanti reperti in ceramica.

Nell’aera della Murgecchia ritroviamo importanti chiese rupestri:

  • La Chiesa di Santa Maria della Palomba, affacciata sul panorama della gravina e che si propone con una bella facciata romanica animata dal portale, da un rosone, dal campanile a vela e da due gruppi di sculture (Sacra Famiglia e San Michele arcangelo). La “palomba” è la voce dialettale che indica la colomba selvatica e allude alla discesa della colomba dello Spirito santo su Maria. Nei pressi, all’interno di una cava dimessa, è visibile la struttura espositiva del Parco Scultura della Palomba
  • La Madonna delle Vergini che ha una facciata moderna che chiude una cella scavata. E’ ancora officiata, grazie alla facilità di accesso e alla nuova scalinata che sostituisce la precedente incisa nella roccia. E’ molto suggestiva e si può ammirare un meraviglioso panorama sui Sassi.
  • La Madonna di Monteverde, collocata in una posizione molto particolare, sul fondo del Torrente Gravina, incastonata in una sporgenza rocciosa. L’esterno è stato realizzato con conci a secco, la facciata ha tre finestrelle e un piccolo campanile. Molto probabilmente era un luogo di culto dei pastori.

 

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