Cosa vedere ad Acerenza
Cosa vedere ad Acerenza
Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio Vescovo
La cattedrale è un pregevole monumento, risalente all’XI secolo, in stile romanico con influenze gotiche. Ha una grande abside e un interno a tre navate con importanti tavole cinquecentesche, una cripta del 1524, sulle cui pareti vi sono degli affreschi di Giovanni Todisco da Abriola. Sia la facciata sia i campanili sono stati ritoccati nel corso dei secoli; la cupola sulla crociera è del XIX secolo.
E’ anche un luogo fitto di misteri…
Si pensa che la piccola finestrella murata nella cripta della Cattedrale indichi il luogo in cui riposa il Sacro Graal, nascosto lì proprio da Ugo dei Pagani, fondatore dell’Ordine dei Templari, nato nei pressi di Acerenza. Infatti la piazza dove sorge la cattedrale, Glizzi rappresenterebbe il genitivo di lingua gaelica “glin“; stessa origine gaelica anche per la leggenda del Santo Graal.
La Cattedrale è anche piena di simboli associati alle leggende sui vampiri. Il bassorilievo con un drago e uno stemma araldico sul portale d’ingresso si associano a Vlad III, il mitico conte Dracula. Sua figlia visse ad Acerenza dopo essere stata adottata dal re di Napoli Alfonso di Aragona e fu seppellita proprio qui. Nella cripta si trovano numerosi simboli piuttosto curiosi, come la rappresentazione del demone Lilith, che di notte succhiava il sangue agli uomini, in particolare ai neonati e da cui l’origine del mito dei vampiri.
Il Museo Diocesano e la Sala degli Stemmi
Il Museo custodisce numerosi oggetti provenienti dall’antico tesoro della Cattedrale, come elementi di oreficeria, statue lignee, una collezione di paramenti liturgici e molti dipinti. Inoltre è possibile ammirare un gran numero di reperti archeologici che risalgono all’epoca anteriore all’affermazione del Cristianesimo, emersi durante i numerosi scavi che hanno interessato la regione acheruntina.
Dentro il Palazzo Vescovile, al secondo piano si trova la Sala degli Stemmi, una galleria del 1709 affrescata con 86 pannelli in noce realizzati da un artista locale. Rappresentano decine di stemmi araldici, ma anche scorci di come era Acerenza nel passato.
Il Museo etnografico
E’ un’ intera ricostruzione di un’antica casa contadina, composta da due vani: in uno è riprodotta una stalla e la cucina, nell’altro una camera da letto e un pollaio. Numerosi sono gli oggetti di uso quotidiano in esposizione, come abiti dell’epoca, attrezzi agricoli e interi laboratori artigianali.
Il lago di Acerenza
Il lago è stato creato dalla costruzione di una diga nel 1984 che ha sbarrato il corso del fiume Bradano in corrispondenza della confluenza del torrente Rosso. Ricopre quanto resta della strada di collegamento tra il comune di Acerenza e quello di Pietragalla, compreso il vecchio ponte in ferro che permetteva di superare il fiume Bradano, ed è affiancato da una tratta ferroviaria risalente al 1930 che lo costeggia (Ferrovia Altamura-Avigliano-Potenza).
Ha una la flora rigogliosa caratteristica dell’Appennino lucano, e una ricca fauna, tra cui spiccano lupi, cinghiali, lepri, lontre e volpi. Il lago è luogo ideale anche per fare birdwatch e per praticare la pesca sportiva.
Basilicata Alpaca
Vicino al Lago di Acerenza è stato realizzato un parco zoologico davvero unico! E’ una fattoria incastonata tra verdi colline, affacciata sul lago, che ospita diversi esemplari di alpaca che piacciono a grandi e piccini. Le esperienze che si possono fare con questi animali sono diverse. Dai trekking in collina alle coccole. Il loro mantello è morbido e inodore ed è un piacere accarezzarli. Si fanno trasportare poi docilmente al guinzaglio in cambio di un pugno di cereali di cui sono ghiotti. Teneri e mansueti sono perfetti anche per attività di pet therapy e soprattutto per i bambini. All’ interno della struttura è presente un’ ampia area picnic con tavoli, barbecue in pietra e servizio Bar . Oltre alle attività con gli Alpaca è possibile noleggiare due E-BIKE a pedalata assistita per visitare il lago di Acerenza o il suo borgo medievale.
EVENTI
La rievocazione storica “Dai Longobardi ai Normanni”
Il 12 agosto Acerenza diventa un teatro a cielo aperto dove vengono rivissute le controversie e gli accordi dell’incontro del 12 agosto 1061 tra l’arcivescovo Godano e Roberto il Guiscardo che portarono alla costruzione della Cattedrale.
L’evento, molto seguito da appassionati di storia e semplici curiosi, è anticipato, l’11 agosto, dai giochi tra le quattro porte del borgo: Porta Maggiore, Porta Venosina, Porta Vetrana e Porta San Canio.